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Solitudine, cibi zuccherati, comodità, videogiochi, inquinamento, pulizia, social media, cemento, iperstimolazione, sedentarietà... Cos'hanno in comune tutti questi elementi? Sono invenzioni recenti. E ci fanno ammalare. Rispetto al passato viviamo infatti di più, ma soffriamo di malattie e disagi nuovi, pressoché inediti nella storia dell'umanità. Possediamo un ricco repertorio di strumenti, frutto del continuo lavoro compiuto dalla selezione naturale: sensazioni, emozioni, pensieri e linguaggio. Strumenti che ci consentono di stare al mondo, prenderci cura dei figli, affrontare le difficoltà, costruire relazioni supportive, giocare, innamorarci, provare empatia, leggere le intenzioni altrui, perseguire i nostri valori e molto altro. L'ambiente odierno, che noi stessi abbiamo creato, sta progressivamente inibendo tali capacità. Ci ritroviamo biologicamente e psicologicamente inadatti a un mondo che non riconosciamo più perché radicalmente diverso da quello in cui ci siamo evoluti. Siamo tutti... come pesci fuor d'acqua. Ridurre il mismatch evoluzionistico è necessario e possibile, in buona parte tramite gli stessi fattori che l'hanno generato.